La nostra famiglia: la comunità, la fraternità, i nostri amici, i volontari

Gli Operai/e della Grazia sono, dunque, dei battezzati che avendo “apprezzato in tutta la sua grandezza il dono della vita di Dio comunicata agli uomini” (dalla Preghiera alla Mater Divinae Gratiae), pieni di gratitudine desiderano rispondere in modo associato e stabile alla vocazione ricevuta e quindi vivono “in spirito e verità “ (Gv 4,23) lo stile di vita proprio di questo carisma.

Esso è proposto a tutti coloro che si sentono chiamati a vivere, a condividere, a comunicare questa vocazione, secondo la propria condizione di vita e secondo quello che il Signore dona a ciascuno come singolo, come coppia, come insieme di persone.
Due sono le modalità di vita degli Operai/e della Grazia:

1. ci sono gli Operai/e della Grazia che vivono come una vera e propria “famiglia” : la comunità, con una comune regola di vita, nella condivisione fraterna come la prima comunità cristiana (At. 2,42-48), nell’impegno della povertà, castità, obbedienza, a servizio totale della Chiesa, allo scopo di “accogliere in modo pieno e fiducioso la Vita di Dio, per “divenire cuori traboccanti di questa Vita, per essere somiglianti a Gesù e perciò oggetto di compiacenza per il Padre” (dalla Preghiera alla Mater Divinae Gratiae);

2. ci sono gli Operai/e della grazia che vivono un legame di “fraternità”, ideale e operativo, allo scopo di aiutarsi vicendevolmente a vivere la figliolanza divina e a loro volta “divenire dispensatori di carità, di bontà, e docili strumenti nelle mani di Gesù, affinché tutti i fratelli del mondo conoscano, apprezzino, amino e vivano in abbondanza il Dono mirabile della vita di Dio che ci è stata donata e che ci rende tutti figli e fratelli” (dalla Preghiera alla Mater Divinae Gratiae).
Alla fraternità possono partecipare singole persone, coppie di sposi, giovani, sacerdoti, religiosi/e, ciascuno con le modalità della sua specifica vocazione.